Oltre a incontrare i tuoi gusti estetici, a stupire i tuoi ospiti e farti sentire fiero dell’acquisto, il comfort della piastrella è importante, sia a livello di utilizzo che di manutenzione. Scegliere la piastrella più adatta a te è quindi fondamentale!
IL MATERIALE ADATTO AL TUO AMBIENTE
Riconoscere quale sia il miglior rivestimento per lo spazio che vuoi comporre farà sì che la soddisfazione della spesa affrontata si protragga nel tempo ed eviterà gli stress causati da un errato acquisto.
Come detto poc’anzi, la scelta non dovrà essere orientata solo rispetto ai tuoi canoni estetici: vanno tenute in considerazione tutte le possibili situazioni che la piastrella dovrà affrontare e sostenere. Ad esempio: in ambienti come gli esterni, il bagno o la cucina, le piastrelle andranno ripetutamente a contatto con liquidi, nell’ingresso di casa verranno calpestate con calzature perennemente sporche o dotate di suole in grado di creare una grande frizione.
Quindi, oltre alla bellezza della ceramica, i fattori più importanti nella scelta della tua piastrella dovranno essere:
. porosità
. pulibilità
. resistenza ad urti e sfregamenti
LA POROSITÀ DELLA PIASTRELLA
Importante anche nella qualità ceramica dei sanitari stessi, per rivestimenti della cucina, del bagno e per gli esterni, uno degli elementi chiave per riconoscere la piastrella più adatta a te è quello della porosità, ovvero la sua capacità di assorbire i liquidi.
Un esempio pratico: se lasciamo a contatto con della semplice acqua, ceramiche come il cotto e le maioliche, le stesse assorbono il liquido e presenteranno poi aloni esteticamente poco appetibili e nel contempo poco igienici, complicati da rimuovere e portatori dei classici mal di schiena da strofinaccio!
In questi ambienti è preferibile orientarsi verso il gres porcellanato, il quale grazie alla sua particolare tecnologia di produzione, ha un assorbimento pari o minore del 0,5%, risultando quindi praticamente impermeabile.
FACILITÀ E FREQUENZA DI PULIZIA
La porosità, anche in questo caso, gioca un ruolo fondamentale: i pavimenti meno porosi tendono a macchiarsi con meno frequenza e quindi essere più facili a livello di manutenzione. Esiste una classificazione, divisa appunto in classi, che indica la facilità di pulizia delle piastrelle stesse:
• classe 5 = macchia pulibile con semplice acqua calda
• classe 4 = macchia pulibile con detergenti delicati
• classe 3 = macchia pulibile con detergenti forti
• classe 2 = macchia pulibile solo tramite l’utilizzo di solventi
Da tenere in seria considerazione è soprattutto il fatto che detergenti molto aggressivi (come i solventi) tendono a consumare le piastrelle, amplificando di fatto le problematiche dovute alle macchie.
C’è un importante puntualizzazione da fare: classe 2 non significa che le piastrelle siano di infima qualità, indica solamente il fatto che non saranno adatte ad ambienti dove verranno spesso e facilmente in contatto con elementi in grado di sporcare/macchiare le stesse.
Un altro lato tecnico, oltre alla porosità, è da prendere in forte considerazione. Immaginiamo anche che ti sia già posto la domanda “Ceramica, ok: chiara o scura? Lucida od opaca?”
Innanzitutto i colori molto forti rimangono adatti per il rivestimento delle pareti. Su pavimenti lucidi e dai toni vivaci, la luce riflettendosi tende a mettere in evidenza ogni macchia di sporco, zona impolverata e ogni irregolarità. Proprio per questo motivo, sui pavimenti, ti consigliamo di utilizzare un gres effetto pietra o effetto legno: tramite la loro opacità, in grado di nascondere la polvere, ti faranno stare più tranquillo durante le visite degli ospiti. Certo, richiedono comunque una pulizia periodica!
RESISTENZA AD URTI E SFREGAMENTI
Le piastrelle smaltate vengono classificate, dopo specifici test, secondo un indice definito PEI.
Quest’ultimo, che misura la resistenza dello smalto agli urti e alle abrasioni (come ad esempio la frizione di una suola dura e sporca) si compone di ben 6 livelli:
• PEI 0: da non utilizzare per pavimenti
• PEI 1: solo per pavimenti dove non vengono solitamente utilizzate suole dure o abrasive, come camere da letto o bagni
• PEI 2: per pavimenti calpestati solamente con calzature mediamente non sporche (quindi non vicini a collegamenti con ambienti esterni)
• PEI 3: per tutti i pavimenti
• PEI 4: per ambienti domestici e commerciali
• PEI 5: per ambienti dove i pavimenti vengono sottoposti a forti stress, come aeroporti e centri commerciali
A prescindere da quanto detto dal rivenditore, è sempre bene controllare che questo parametro sia in linea con l’ambiente nel quale andrete ad utilizzare la ceramica scelta. Oltre al danno estetico, i classici segni sul pavimento indeboliranno di fatto la piastrella, rendendola più porosa e quindi più soggetta a spregevoli macchie spesso anti-igieniche.
Concludendo, tieni in considerazione un discorso analogo a quello della pulizia: una piastrella in classe PEI 0 non è di qualità inferiore ad una PEI 5. Ciò che cambia è l’ideale utilizzo che se ne può fare in un ambiente domestico o commerciale.
LA TUA OPINIONE
Questi sono per noi gli elementi chiave nella valutazione della piastrella più adatta a te. Tuttavia sappiamo però che l’esperienza dell’utente finale (come te) sono una preziosa fonte di consigli e di riflessioni.
Proprio per questo, saremmo molto felici di sentire la tua opinione in merito: anche per te questi sono gli elementi fondamentali o ne conosci altri? Hai qualche ulteriore consiglio da darci?